Problemi della scienza
2) delle condizioni giuridiche della cosa stessa, cioè dei diritti reali che vi sono connessi;
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Tutti ammettono l'importanza della deduzione; ma non ugualmente viene riconosciuto l'ufficio della definizione logica (esplicita); la stessa
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Risalire fino al termine una serie indefinita di gradi? La proposizione stessa è evidentemente contradditoria. Ma il palese assurdo non cede innanzi
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La stessa conclusione emerge chiaramente dall'esame del principio della conservazione dell'energia.
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effettuabili, che esigerebbero soltanto un tempo più lungo. E il pensiero si posa sopra un oggetto ben definito nella serie stessa.
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2) o dei caratteri suscettibili di variare come funzioni dell'oggetto, entro la classe stessa.
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La stessa analisi svolta mette in luce che, all'infuori del senso trascendentale della parola, resta un significato fisico effettivo ai rapporti
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la critica stessa, perde il valore di un imperativo sovrapponentesi a tutti i fini della volontà, a tutti i motivi intellettuali e sensibili.
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una superficie piana, non argomentasse alla rigorosa e necessaria planarità della superficie stessa?!
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fondamentali della Geometria (viziosa, come riconoscemmo, nel suo aspetto logico) racchiude in sè stessa una supposizione reale.
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Pertanto «postulati, che rivestono una forma diversa, sono capaci diesprimere la stessa realtà fisica».
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da ricercare nella stessa funzione della psiche, non nell'anatomia del sistema muscolare, osseo ecc.
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primitivo della distinzione stessa si è venuto trasformando attraverso il medio-evo, lo spirito dell'assoluto essendosi sovrapposto alla civiltà
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Il rilievo dunque è un carattere della rappresentazione visiva di una superficie, pertinente. all'aspetto attuale della rappresentazione stessa: la
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parallelamente al differenziarsi della Geometria stessa secondo due rami, il metrico ed il proiettivo, aventi la loro radice comune nella generale teoria del
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le varie rappresentazioni genetiche di una stessa linea o di linee diverse;
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del punto come elemento generatore, e come termine della linea stessa.
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il che basta, in sostanza ammettere due diverse generazioni della superficie stessa col movimento di una sua linea mobile.
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Alla stessa definizione corrisponde, per il principio d'identità lo stesso ente, cioè:
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Riscontriamo l'elemento obiettivo ove c'è un accordo di previsioni, comunque queste sieno ottenute (da una stessa persona o da più persone) in modi
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2) che il modo subiettivo di rappresentazione influisce sopra la previsione stessa e su altre previsioni analoghe, onde bisogna dire che contiene
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accelerazioni impresse, ed hanno la stessa direzione di queste». La formula vettoriale è
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Ma una nuova sistemazione dei principii emerge dalla stessa opera newtoniana, se con opportuna critica si cerchi di trarre fuori le premesse supposte
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resistenza della terra stessa che essendo sostenuta dagli strati inferiori è impedita di cadere, e si trova quindi come non soggetta alla medesima forza.
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Se si ammette che la forza di cui si parla nella Lex II sia definita staticamente, la Lex II stessa assume un significato più ristretto
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la stessa accelerazione (resultante dalle accelerazioni parziali) che la loro resultante statica.
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trascurabili, ed anzi non si può prescindere da una certa rappresentazione di questi nella definizione stessa della «forza che agisce sopra un punto».
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sulla direzione della forza stessa).
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Finalmente DANIELE BERNOUILLI riconobbe che l'osservazione stessa ha un valore generale nell'ipotesi delle forze centrali. Infatti in tal caso le
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dai concetti di spazio e di tempo, colla costruzione di una Statica e quindi di una Dinamica che comprende la Statica stessa come caso particolare.
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notevoli, rispetto a cui la convenzione stessa abbia carattere invariante.
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spiegare ogni nuovo dato possibile della realtà, ma anche la realtà stessa presa nella sua infinità attuale, e quindi l'assoluto contrapposto al relativo.
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Questa critica investe la stessa idea che ci formiamo della materia, a cui si riattacca la distinzione precedente.
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Il significato dell'energia stessa può essere definito, in virtù delle varie trasformazioni possibili, riducendosi per equivalenza ad una forma
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quale è (come notammo) proporzionale alla forza stessa.
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A questa conseguenza contraddice l'aberrazione della luce, nota fino da BRADLEY. Infatti l'aberrazione implica che la luce proveniente dalla stessa A
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fenomeni elettro-magnetici con un modello meccanico, si riesce a porgere un modello elettrico della Meccanica stessa, il quale implica anzi una presunta
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Quando si dice che possiamo «voler volere», la volontà presa come soggetto, non è la stessa cosa della volontà formante oggetto della volizione. La
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Da questo infinito scaturisce per taluno un concetto trascendente della volontà che determina sè stessa, onde l'arbitrium indifferentiae per cui la
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non vi è che un modo d'intenderla: l'io a cui piace fare e volere, non è altro che un'espressione continuativa della stessa volontà, che subordina ai
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Ma questa conclusione è puramente negativa, e si tratta ora di apprezzare il valore positivo dell'ipotesi stessa.
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essere domandata a ciò che si vede nella cellula stessa; ma occorre spingere l'ipotesi più innanzi, col rappresentarsi la costituzione cellulare nelle
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stessa come il fatto da spiegare.
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Riflettendo però, come possa comprendersi un’esistenza di per se stessa, ci si avvede che l'espressione è vuota di senso, a meno che non si voglia
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per ogni esercizio del volere, la cui negativa implicherebbe l'assurdo di una volontà intrinsecamente contradditoria, che annulla sè stessa.
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«Operando sul diametro di un cerchio, mediante la riga e il compasso, si può costruire il lato del quadrato avente la stessa area del cerchio, o (ciò
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«Quadrare il cerchio» significa, per chi non ne avesse esatta nozione, «costruire un quadrato avente la stessa area di un cerchio assegnato». Che un
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semipermeabile, la pressione della soluzione, in quanto si concepisca la soluzione stessa come un gas, viene misurata dalla differenza di altezza del
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Matematiche, da cui la stessa logica algoritmica (detta appunto per ciò matematica) ha tratto alimento.
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Problemi della scienza
La possibilità di una Logica formale risulta anzitutto da questo. Il medesimo rigore, la stessa inflessibile coerenza, regge gli sviluppi del
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Accademia della crusca
